Siamo alle solite: una scrivania piena di appunti, una guida zeppa di business card e sempre troppo poco tempo per raccontare le mie avventure in viaggio.
Da tempo meditavo di andare in Russia: sulla carta doveva essere un’avventura molto lunga comprensiva di tratti di transiberiana, invece mi sono dovuta accontentare di 10 giorni urbani a Mosca e San Pietroburgo.
Non troverai quindi rocambolesche avventure, ma il mio primo assaggio di terra ex-sovietica, reso ancora più speciale dalla compagnia della piccola Elisa, cugina in Erasmus a Mosca.
Voliamo con un diretto da Verona – Mosca con Siberian Airlines, compagnia di piccole dimensioni ma che rallegra con il verde brillante della sua fusoliera.
Abbiamo con noi tutte le scartoffie necessarie per superare i controlli in dogana e un sacco di cibo da portare a parenti di amici russi.
Gà dai primi scambi con le hostess, capiamo che la lingua, unito alla mancanza di mimica facciale e gesticolazione, saranno lo scoglio principale.
Dall’aeroporto Domododovo prendiamo un taxi collettivo (Marschrutke) fino alla prima stazione della metro.
Le Marshrutke – letteralmente tragitto – sono minibus che a basso costo fanno le stesse tratte degli autobus pubblici. Le tariffe si pagano al conducente (o chi per lui) e per prenotare la fermata si urla qualcosa tipo “na ostanovkie pashalusta” (alla prossima, per piacere)
Il tragitto verso il centro dura una buona mezz’ora, tempo sufficiente per il primo contatto con la realtà.
La prima impressione di Mosca è di una città brulicante, cuore economico pulsante e in continua espansione.
L’imponente architettura, che credo non abbia eguali nel resto del Mondo, alterna un’aura austera ad un fascino elegante e romantico, costellata di cupole dorate a forma di cipolla e colori sgargianti che ricordano dei soffici mashmallow, che spiccano in contrasto al cielo pumbleo che pesa sulle nostre teste.
Cosa visitare a Mosca
Il cuore storico della città è decisamente la zona del Cremlino, in cui si ritrovano tra i più importanti e antichi monumenti della storia russa e oggi sede delle principali istituzioni governative.
Cremlino di per sè significa “cittadella fortificata” (esiste il cremlino in diverse città):
il cuore è rappresentato dalla Piazza delle Cattedrali, su cui campeggia il Campanile di Ivan il Grande, progettato da un architetto italiano ma portata agli odierni 81 metri da un architetto russo.
Vale la pena cercare Tsar puska lo Zar dei cannoni, che con i suoi 6 metri di lunghezza e 40 tonnellate di peso è il più grande cannone mai costruito e Tsar-kolokol, la Zarina delle campane, la più grande campana del mondo alta 6 metri e di 200 tonnellate di peso.
Le cattedrali sono intime e preziose, ognuna diversa per le sensazioni che emanano.
- Cattedrale dell’Assunzione
- Cattedrale dell’Annunciazione,
- Cattedrale dell’Arcangelo Michele,
- Chiesa della deposizione della veste
- Cattedrale dei Dodici Apostoli
Dal Palazzo dell’Armeria, con un sovrapprezzo del biglietto di ingresso è possibile ammirare il Fondo dei Diamanti, tra cui la corona dell’incoronazione della Zarina Caterina la Grande e altri diamanti tra i più preziosi del mondo.
La Piazza Rossa è … semplicemente indimenticabile!
A ridosso della mura del Cremlino, è doverosa la visita al Mausoleo di Lenin in cui riposa la statua imbalsamata del leader sovietico dal 1924.
L’ingresso è gratuito, ma le file possono dirare anche molte ore. Noi siamo stati particolarmente fortunati arrivando il mattino presto.
Prima di entrare si passano i controlli con metal-detector e sono vietate le fotografie.
A nord campeggia il Museo Storico di Stato, che se non erro, Stalin aveva fatto demolire perchè la sua posizione infastidiva l’ingresso delle parate militare, mentre lateralmente i Magazzini GUM, ex magazzini di stato oggi sede delle migliori marche della moda, ricordano dove il cibo veniva razionalizzato alla popolazione.
L’archiettura esterna, stile art-nuveau merita la visita.
La coloratissima Cattedrale di San Basilio è chiusa per restauro così ammiriamo le ultime icone nella piccola Cattedrale ortodossa di Kazan.
La metropolitana di Mosca merita un capitolo a parte che trovi qui: oltre ad essere la rete ferroviaria più utilizzata al mondo (quasi 9 milioni di persone ogni giorno: più di quelle di Londra e New York messe assieme) rappresenta un vero concentrato di arte e architettura.
Le indicazioni sono esclusivamente in russo (forse solo poche fermate dell’anello marrone – quello centrale-vengono traslitterate) e anche comperare i biglietti può trasformarsi in un’avventura. Sono in vendita carnet da 10 e 20 corse a prezzi convenienti (meno di 9 euro per 20 corse).
La Cattedrale del Cristo Salvatore merita una visita solo per la posizione in cui si trova: in posizione dominante sul fiume Moscova, la chiesa venne completamente distrutta da Stalin per far posto ad un gigantesco palazzo che non venne mai costruito che avrebbe dovuto includere cascate e piscine.
La nuova costruzione è della fine degli anni 90. All’interno lo stile è “mashmallow” ma all’interno abbiamo avuto la fortuna di vedere parte di un rito ortodosso, con i cori che alternavano i canti dalle diverse balconate.
Suggestivo.
Scendiamo per la Via Arbat, il passeggio dello shopping ricco di locali dove bere un chai (te) o mangiare qualcosa nelle bulangerie
Tutta Mosca è costellata di immensi parchi verdi e giardini fioriti arricchiti da mastodontiche fontane e giochi d’acqua (ancora chiuse ad aprile, purtroppo)
Tra tutti abbiamo scelto Gorgij Park, divenuto famoso in occidente grazie all’omonimo romanzo e film giallo. Un film che mio marito ha visto circa una decina di volte.
Ammetto che è stato particolarmente divertente passeggiare lungo i viali alla ricerca dei luoghi dove si svolsero le indagini del Capo della Polizia Sovietica Arkady Renko
Grazie alla preziosa guida di Elisa, non perdiamo tempo e visitiamo il Centro Espositivo di tutte le Russie e il vicino Museo dei Cosmonauti, dove si possono ripercorrere le tappe del programma spaziale sovietico.
Più divertente è, noleggiare delle biciclette e bighellonare tra i padiglioni del Centro Espositvo e ammirare i diversi stili architettonici sovietici.
Infine, non certo per importanza, i musei.
In attesa della visita all’Hermitage, abbiamo dedicato il nostro pomeriggio culturale alla Nuova Galleria Tetyakov. il museo di arte moderna che ospita capolavori autentici dei principali maestri russi (Malevič, Kandinskij, Chagall…) si dice per un totale di 170.000 opere
Si entra dal lato della piacevole passeggiata sul Parco degli Artisti, disseminato di sculture di chiaro stampo sovietico.
Più cosmopolita e metropolitana, la Galleria Garage – il museo contemporaneo di Mosca – introduce ad un imperdibile spazio funzionale interamente al servizio dell’arte.
Il super-museo è nato grazie alla volontà della moglie di Abramovich (che acquistò un terreno ormai dimesso), Zhukova che mise la sua rivoluzione visione per l’arte e l’archistar olandese Koolhaas.
Una visita fuori porta, la merita il Mercato delle pulci di Izmailovo, originale quanto pacchiana fortezza adatta per trovare souvenir da portare a casa. Matrioshke, uova Fabergé in plastica o vetro, poster e memorabilia dell’epoca sovietica, dal kitsch al vintage fino a pelli di volpi e pellicce di ogni sorta e colore. Questo è il posto giusto per comprare i tradizionali scialli delle babushke sovietiche.
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Visitare la Russia, informazioni pratiche.
Lo so, è sempre un pò banale elencare i documenti necessari per entrare in un altro paese, ma devo sire che i controlli per la Russia mi hanno preoccupato quasi quanto il visto per la Birmania.
Tutto invece fila liscio se segui perfettamente le procedure che vengono richieste
Visti e documenti:
- Per ottenere il visto presso l’ambasciata e o il consolato è necessario presentare:
- Passaporto con validità 6 mesi.
- Assicurazione russa per spese mediche e rimpatrio della salma dalla Russia. (Attenzione perchè non tutte le assicurazioni vanno bene. Ricordate di chiederlo espressamente in fase di stipulazione.
- Lettera d’invito da parte di un hotel
- Conferma del volo e dell’hotel
- Compilazione del modulo online su vhs-italy.com
- 1 fotografia che non sarà applicata sul vostro visto … ancora ci stiamo chiedendo che fine faccia 🙂
Dove dormire:
Abbiamo scelto di dormire in un hotel che ci agevolasse nelle pratiche di “lettera d’invito” a pochi poco più di un km. dalla Piazza Rossa e in una casa di privato per provare ad entrare in contatto con la gente del posto e vivere unaltro quartiere.
Altre soluzioni molto economiche però sarebbero potuto essere gli ostelli che offrono anche letti matrimoniali in camere condivise.
Una idea davvero piacevole per chi viaggia in coppia.
L’anti-cafè, il costo del tempo
Se poi cercate un posto tranquillo, dove trascorrere la notte leggendo un libro, giocando con giochi in scatola o bevendo tea, Mosca offre gli anti-cafè, caffetterie dove si paga il tempo di permanenza.
E’ possibile consumare the e biscotti in quantità, polleggiare sui comodi divanetti, leggere libri nella biblioteca, navigare in internet.
Un’idea geniale, per giovani di ogni età (anche per noi 40enni) che sta prendendo piede in tutta Europa.
Abbastanza per 4 giorni, cosa dite?
Ci vediamo presto con i racconti di San Pietroburgo