Le strade arse e deserte, il silenzio che risuona di clacson lontani di automobilisti in coda sulle arterie principali.
Così si presenta l’Italia nel giorno più rallentato dell’anno: il Ferragosto.
Questa data, che molti associano ad una festa religiosa ha, in verità, origini pagane:
deriva dal latino Feriae Augusti, che nella Roma Antica indicava il riposo di Agosto, data che celebrava la raccolta dei cereali e durante la quale, ai braccianti, veniva elargita una paga straordinaria.
Sotto il fascismo, poi, il Ferragosto divenne una vacanza quasi obbligatoria: il regime organizzava gite a prezzi agevolati con l’intento di diffondere la cultura del territorio.
Fu questa l’occasione per molte famiglie di vedere per la prima volta la montagna o il mare; fu questa l’occasione per istituire l’ormai noto pranzo al sacco, che proprio a Ferragosto accompagnerà, molti di noi, in una giornata di spensieratezza.
E mentre sulle spiagge, le pinete e le tavole si prepara un arcobaleno di frutta, verdura e succulenti grigliate come chiama la tradizione, noi vi auguriamo di bere bene e leggero.
- Chardonnay Biologico per iniziare: limpido e paglierino, che dall’annata ha ereditato una bella acidità.
A volte i biologici, così come i biodinamici e i vini naturali, potrebbero presentare particelle in sospensione: sono condizioni accettabili che testimoniano la naturalità del prodotto. - Teraje Chardonnay DOC Friuli, per fare un bel confronto.
Colore dorato tipico del vitigno e del passaggio in legno ad acquisire struttura. - Un fresco Pinot Grigio Blush Ramato: minerale, con un ritorno aromatico persistente e fruttato in cui spicca la fragola e la frutta esotica.
- Infine un rosso della tradizione italiana: Montepulciano d’Abruzzo intenso dai riflessi rubino, con l’unghia tipica dei vini giovani che scalpitano per maturare.
Ogni vino è buono per brindare, ma se non puoi fare a meno delle bollicine Frizzante Prosecco Spago Defrà: poco alcol e tutto il piacere del vino in compagnia.
Buona estate amici!