Il leone è stanco e ha smesso di ruggire.
Lo ha fatto in silenzio, senza avvertire.
Ha ceduto al fato della senilità,
con la saggezza che avanza anche grazie all’età
Capobranco, un tempo
affidabile, coraggioso e coerente,
animale ferito oggi,
cocciuto, orgoglioso e intelligente.
Non cadde mai, non abbassò la testa
non cedette al morbo
a cui il rugghio risponde e atterrisce la foresta.